Il periodo più magico dell’anno sta arrivando, e noi abbiamo deciso di accoglierlo assaggiando insieme a voi i deliziosi prodotti delle aziende Fiasconaro, Albertengo, Loison, Olivieri e Gilber.
Per concludere, sarà previsto un assaggio speciale a sorpresa
L’evento si svolgerà Domenica 3 dicembre, dalle ore 16:00 alle 20:00
🆕 Siamo tornati ufficialmente con le nostre degustazioni in Enoteca, e stavolta con una grande novità! 🍷 Abbiamo deciso di predisporre uno spazio dedicato alle degustazioni e ai cicli “Incontro con il produttore”. 📅 Vi aspettiamo giovedì 12 ottobre in Enoteca, a partire dalle 19. L’evento sarà organizzato in collaborazione con Azienda Agricola Cavalleri e Cantina Jermann.
Il viaggio nelle cantine di Enoteca Tuscia continua!
Appuntamento giovedì 13 luglio con la degustazione dei vini della Cantina Santa Barbara accompagnati dai prodotti dell’azienda Campisi, nota per i suoi straordinari sapori siciliani.
Le etichette che andremo a conoscere saranno:
Verdicchio dei castelli di Jesi Classico “Le Vaglie 2022”
Verdicchio dei castelli di Jesi Classico Superiore “Stefano Antonucci 2020”
Verdicchio dei Castelli di Jesi Riserva Classico “Tardivo ma non Tardo 2020“
Come sempre, l’evento si svolgerà presso l’Enoteca, in Via Tuscia 9, dalle 17.00 alle 20.00.
Riserva il tuo posto, le partecipazioni all’evento sono limitate. Per info enotecatuscia@gmail.com oppure scrivi su WhatsApp cliccando qui
Il viaggio nelle cantine di Enoteca Tuscia continua!
Giovedì 18 maggio sarà la volta della Cantina Muscari Tomajoli, i cui vini saranno accompagnati da una degustazione di formaggi dell’Azienda Agricola Sensi.
Ingresso come sempre su prenotazione.
Prenota subito il tuo posto, chiamaci al 3400797817 o scrivi su WhatsApp cliccando qui
Il viaggio nelle cantine di Enoteca Tuscia continua! 🍷
Appuntamento questo giovedì 20 aprile per la degustazione dei vini dell’azienda Podere Canalino accompagnati dai salumi artigianali di F.lli Stefanoni.
Protagonisti dell’evento saranno il Rosso di Montalcino dell’annata 2019 e il Brunello di Montalcino del 2018, a cui si aggiungeranno due etichette a sorpresa scelte dal produttore.
L’evento si svolgerà presso l’Enoteca, in Via Tuscia 9, dalle 17.00 alle 20.00. Riserva il tuo posto, le partecipazioni all’evento sono limitate ✉
Il countdown per le feste di fine anno sta per iniziare e quindi è il momento di mettere al fresco le migliori bollicine per brindare al Capodanno.
Il momento migliore è sicuramente lo stappo della mezzanotte per confidare in un felice anno venturo.
Scopriamo in questo articolo i vini must have per la notte di San Silvestro.
Champagne per brindare al 2022
Non può mancare sicuramente uno champagne, bollicina iconica per le occasioni.
Ci teniamo a suggerirvene un paio.
Charles Heidsieck è un’azienda storia dell’areale della champagne fondata nel 1851. Il nostro consiglio è il brut reserve che è composto in parti uguali dai tre vitigni principi ovvero pinot nero, pinot meunier e chardonnay, provenienti da 60 cru accuratamente selezionati.
Si contraddistingue per un 40% di vini di riserva (pinot nero e chardonnay) che vanno ad arricchire il millesimo. Fa una permanenza di almeno 36 mesi sui lieviti, dettaglio da non sottovalutare per uno champagne entry level.
Uno champagne di carattere, sfaccettato e complesso.
Si presenta di un giallo intenso, con un olfatto che va dalla frutta candita alla mandorla e pan brioche. Il sorso è fresco ed elegante, con una bollicina molto fine.
Un’altra valida alternativa è un magnifico rosè, in questo caso vi consigliamo un Bollinger rosè grande anneè 2012.
A differenza dell’altro ci troviamo di fronte ad un millesimato (e che millesimo!!!), il cui nome, grande anneè deriva dal fatto che il viene prodotto solo nelle grandi annate.
È prodotto principalmente da pinot nero (70% circa) e la restante parte da chardonnay.
Le uve provengono da 21 cru, il pinot nero viene raccolto principalmente nelle zone di Aÿ e Verzenay, mentre lo chardonnay viene selezionato nei comuni di Le Mesnil-sur-Oger e Oiry.
La lunga permanenza sui lieviti garantisce una bollicina setosa, ma di gran corpo ed estremamente complessa.
Nonostante la notevole struttura, si lascia bere con estrema gradevolezza grazie anche al suo ‘ridotto’ contenuto di residuo zuccherino,circa 8gr/lt.
Bollicine italiane per brindare al 2022
Gli champagne sono molto buoni, ma da buoni italiani ci sentiamo in dovere di consigliarvi delle bollicine nostrane.
EBB di Mosnel 100% chardonnay, raccolto precocemente tra il 10 e il 21 di agosto rigorosamente a mano. Per l’EBB viene utilizzato solo il mosto fiore, il quale fermenta ed affina in barriques fino alla primavera successiva. Viene lasciato sui lieviti per minimo 36 mesi. Ci colpisce sicuramente il colore, ma soprattutto avvicinando il vino al naso percepiamo sentori di frutta matura e vaniglia grazie ai mesi trascorsi in botte.
L’assaggio risulta secco e sapido, ma con una buona morbidezza e persistenza.
La seconda valida alternativa è una dinamite.
Giulio Ferrari rosè 2007, azienda premiata nel mese di novembre (2021) come miglior azienda di spumantistica nel mondo alla ‘The Champagne & Sparkling Wine World Championships’.
Anche questo viene prodotto con un blend di Pinot Nero e Chardonnay, le cui percentuali variano in base alle annate.
Il vino affina sui lieviti per almeno 10 anni, il che darà come risultato un vino dal colore rosa salmone con delle sfumature che ricordano il corallo, con un perlage fine e copioso.
Si possono percepire note di piccoli frutti rossi, una confettura molto delicata di rosa canina che si alterna con un agrume. Avete in mente il vino perfetto? Assaggiandolo, potrete capirlo.
Ultimo ma non per ultimo.
Non poteva che mancare un prosecco vi parleremo dell’eccellenza del prosecco!
Giustino B. di Ruggeri considerato prosecco di riferimento qualitativo nel panorama dello spumante italiano, per finezza, eleganza e gradevolezza. Il nome viene dato per ricordare il fondatore dell’azienda, la quale nasce nel 1950, nel cuore di Valdobbiadene. Prodotto con uve ovviamente Glera, si fa notare tra gli altri prosecchi grazie alla lunga permanenza sui lieviti di oltre 6 mesi, quando solitamente ne fanno soltanto 3.
La beva è nitida, la bollicina talmente sottile da risultare poco percettibile, ma non per questo scontata anzi tutt’altro, piena, persistente e ci lascia in bocca un sapore fruttato, di mela e cedro.
Vi abbiamo elencato solo alcuni esempi, per accontentare le esigenze di tutti. Vi aspettiamo in Enoteca con altre proposte per ogni esigenza e budget.
Con questo vi auguriamo di stappare tutte le miglior bollicine per festeggiare l’arrivo del 2022! Cin Cin!
Ormai mancano solamente 10 giorni a Natale e stiamo entrando sempre di più nel clima delle feste… lucine, albero di natale e… incontri con gli amici!
Una delle nostre tradizioni natalizie preferite è giocare a carte con gli amici! Ma cosa non può assolutamente mancare in queste occasioni? Una bottiglia di un buon distillato!
Ecco qualche nostro consiglio da non perdere, ideale da acquistare per sè o per regalare ai tuoi amici! Tralasciando le Grappe che fanno parte della nostra tradizione, ormai nella nostra cultura hanno iniziato a farne parte anche altri distillati esteri.
La nostra selezione di Rum
Sicuramente uno dei nostri preferiti è il rum Quorhum in particolare l’intermedio della linea che fa 15 anni di affinamento in metodo solera. Parliamo di una piccola selezione della distilleria Oliver! Tutte le bottiglie sono numerate singolarmente. Si tratta di un prodotto dal palato ampio e profondo dove note di spezia e frutta candita si mischiano inebriando il palato per il grande equilibrio. È un distillato piacevolmente versatile e accattivante, adatto anche alla miscelazione per dar vita a cocktail con carattere e personalità.
Se invece cerchiamo qualcosa di più ricercato e sofisticato sicuramente El Dorado Skeldon è quello che fa per voi.
È un millesimato 2000, il top della produzione del gruppo Demerara: prodotto in un’unica mandata da un solo distillatore Blaire nella distilleria Skeldon senza essere né filtrato né ammorbidito, infatti conserva il grado pieno. Eccezionale capolavoro del territorio della Guayana, affinato per 18 anni, ci regala sentori complessi e un corpo pieno e armonico. Sicuramente una coccola per le persone a cui vogliamo più bene.
La nostra selezione di Whisky
Se siamo invece in cerca di un buon whisky, le feste possono essere l’occasione per aprire un TheMaccalan. Un nome unico, ricercatissimo da tutti gli appassionati di whisky.
Tra le straordinarie caratteristiche che rendono The Macallan tra i whisky più pregiati al mondo c’è sicuramente la scelta delle botti di affinamento: l’80% del carattere e dell’aroma finale di Macallan è determinato dalla qualità della botte, fattore fondamentale per garantire e offrire la qualità e lo stile di questo single malt.
Le bottiglie che puoi trovare nella nostra Enoteca:
TRIPLE CASK MATURED 12 ANNI: carattere straordinariamente morbido e delicato, ricco di agrumi, vaniglia e rovere fresco.
SHERRY OAK 12 ANNI: personalità matura, con un profilo aromatico che richiama note ricche di spezie legnose e frutta secca, con un intenso colore dorato naturale.
TRIPLE CASK MATURED 15 ANNI: sublime single malt con vivaci aromi di arance e cioccolato.
DOUBLE CASK 15 ANNI: un whisky con un gusto e un carattere più dolce e caldo dato dalle delicate note di vaniglia e dalla sottile spezia della quercia europea.
DOUBLE CASK 18 ANNI: delicata vaniglia e sottile spezia della quercia europea, offrono un whisky con un gusto e un carattere più dolce e caldo.
Proseguendo nel mondo dei Whisky, vogliamo parlarvi del Babyblu.
Si tratta del primo whisky ad essere stato distillato in Texas fin dai tempi del proibizionismo. Nello specifico il Baby Blue è un corn whisky, ovvero un whisky che ha come cereale cardine il mais. Viene distillato con alambicco discontinuo e segue un breve periodo di maturazione in botte. È un Whisky alquanto interessante ed armonico nella sua semplicità, proprio per questo non è un distillato da meditazione, ma da gustare per quando si vuole degustare un qualcosa di insolito dal gusto avvolgente. Al naso è intenso con aromi di mais, burro fuso, vaniglia, cannella, noce moscata e miele. Al palato è pieno con note di frutta tropicale, albicocche, tè al limone ed una nota affumicata.
Un’altro Whisky che merita attenzione è il Torabhaig.
Questo Whisky prende il nome dalla distilleria, situata nel villaggio di Teangue, sul Sound of Sleat, sull’isola di Skye , in Scozia .
È stata creata nel 2017 ed è una delle distillerie più recenti della Scozia, in una vecchia fattoria abbandonata. Torabhaig Allt Gleann è la seconda edizione di whisky della distilleria Torabhaig. È un’edizione per collezionisti e appassionati di tutto il mondo ed è prodotta con malti molto torbati della tipologia “Concerto” e “Laureate”. Il whisky è stato poi invecchiato in botti ex-bourbon di primo e secondo passaggio ed è stato imbottigliato senza filtrazione a freddo. Il grado alcolico è di 46%.
Per concludere, con il mondo dei whisky, vi lasciamo con un Glenmorangie, distillato noto per i suoi toni morbidi e la delicatezza del sapore. È stato creato per la prima volta più di 175 anni fa e ancora oggi, The Original, racchiude tutta l’essenza di quando è stato creato.
Viene invecchiato per 10 anni in botti di bourbon per assorbire tutti i tipi di sapori del legno. Il risultato è un whisky morbido che ti accoglie con un’ondata che parte dall’arancia, arriva al miele, prosegue con la vaniglia e termina con esplosioni di pesca.
La nostra selezione di Gin
Il gin è una delle nostre più grandi passioni. Ne abbiamo parlato in un articolo anche qualche mese fa.
In questa raccolta natalizia abbiamo deciso di inserire due “chicche” davvero sorprendenti: Sabatini e Nimium.
Partiamo dal Gin Sabatini, un London Dry Gin dallo spirito Toscano. È un gin che vuole rappresentare l’eccellenza del Made in Italy nel mondo. Un atto d’amore verso la propria terra, un racconto attraverso i profumi e le suggestioni delle colline toscane. È frutto di un’unione perfetta, di sapori, aromi, suggestioni e storia; un nuovo episodio dell’importante legame storico e culturale che unisce la Toscana all’Inghilterra. Al naso ha un fresco sentore citrico e floreale, con sfumature che rimandano alla campagna toscana. Le botaniche che lo compongono sono: Ginepro, Iris Fiorentino, Coriandolo, Foglie di olivo, Salvia, Timo, Lavanda, Finocchietto selvatico, Lemon verbena.
Da provare.
Concludiamo questa raccolta di consigli con un Gin Agricolo: Nimium.
La cosa sorprendente di questo gin, oltre al suo sapore inconfondibile, è che è stato il primo Gin italiano con la particolarità di essere blu e di cambiare colore a contatto con la tonica. È un Gin Agricolo secco, deciso e floreale, adatto al classico Gin Tonic. Le sue botaniche sono Ginepro, Ireos, Lavanda, Rosa moscata e Viola, a fine distillazione la soluzione viene infusa con la Butterfly Pea.
Vi aspettiamo in Enoteca con una vasta selezione di distillati, perfetti come idea regalo.
Ci avviciniamo ad un periodo molto sentito dell’anno, dove per tradizione è d’uso stappare bottiglie che durante l’anno difficilmente ci concediamo.
Cercheremo di consigliarvi dei vini appropriati, sia per la cena della Vigilia e il pranzo del Santo Natale.
LA VIGILIA DI NATALE
Franciacorta – Ferghettina
Non si può iniziare il ricco cenone con una bollicina, un suggerimento che possiamo dare è un FranciacortaFerghettina.
Le loro bottiglie quadrate vi faranno fare una magnifica figura di fronte ai vostri commensali, sia a livello di gusto che d’immagine. La forma è stata scelta non per mera immagine, ma soprattutto per l’utilità pratica, in quanto è stato studiato che la superficie lievito-vino andava ad aumentare del 250%, ottenendo così un vino più ricco di aromi.
Un magnifico blanc de blancs con 48 mesi di affinamento, che si accompagna perfettamente a tutti gli antipasti classici della tradizione, come ad esempio un saporitissimo soutè di cozze, un baccalà in pastella, o un polpo e patate.
Riesling Renano – Kofererhof
Proseguendo con le portate, ci troviamo di fronte ai primi piatti.
Un magnifico risotto, cercando però di innovare i tipici piatti della tradizione nostrana, abbiamo pensato ad un risotto al melograno, rigorosamente maturo che ha quindi perso molta della sua tannicità, burrata e tartare di gamberi; piatto ricco di colore e sapore. Serve, quindi, un vino all’altezza che sappia sostenere il piatto. Abbiamo selezionato per voi l’azienda Kofererhof, dell’Alto-Adige ed in particolare al loro Riesling Renano, un vino che con la sua spiccata acidità e mineralità si sposa, secondo noi, alla perfezione con il piatto ed, in particolare, la grassezza della burrata e la dolcezza di gamberi e melograno.
Falanghina – Quintodecimo
Passiamo ora ai secondi piatti, ne abbiamo selezionati 2 dai tipici della tradizione, ovvero lo sgombro in crosta di sale e la classica frittura mista.
Lo sgombro in crosta di sale risulta essere deciso, sapido e succoso nonostante la cottura, per diversi minuti in forno. Abbiamo deciso di abbinargli quindi un’eccellente falanghina di un’azienda che è sempre una garanzia, ovvero Quintodecimo di Luigi Moio. Il vino si presenta ben strutturato, ma elegante e raffinato, con un finale leggermente boisè che, a nostro dire, si può facilmente abbinare a questo secondo piatto.
Vintage Tunina – Jerman
Chiaramente la frittura mista (gamberi, calamari, totani, ecc,) non può mai mancare nella cena della vigilia. Questo piatto è tanto buono ed amato, quanto, però, grasso e va perciò accompagnato con il giusto vino. Abbiamo quindi pensato al “Vintage Tunina” di Jermann, un vino che con la sua notevole acidità, per l’appunto, riesce a “sgrassare” la frittura permettendoci di poter godere appieno, anzi di innalzare, la bontà di questo meraviglioso piatto.
Panettone Gilber e Moscato Passito Vite Colte
Terminiamo il menù, con un magnifico panettone con ricetta classica, dell’azienda Gilber. L’azienda nacque nel 1965 da un piccolo laboratorio torinese, per poi espandersi gradualmente. Le caratteristiche di spicco che accomunano tutti i loro prodotti da forno, sono l’uso del lievito madre naturale, la scelta materie prime ricercate e la lievitazione che richiede non meno di 48 ore.
Abbiamo quindi deciso di abbinargli un moscato passito piemontese “La bella estate” di Vite Colte, un vino, dolce ma non stucchevole, vellutato ed aromatico con sentori di pera, melone giallo e fiori d’arancio, ideale da servire fresco, con il magnifico panettone.
IL PRANZO DI NATALE
Dopo aver introdotto un menù completo per la vigilia, con tanto di vini in abbinamento, passiamo a suggerirvi una nostra idea di pranzo natalizio.
Metodo Classico Bacco d’Oro – Contratto
Cominciamo con degli antipastini classici della tradizione italiana, con una serie di fritti misti come supplì, arancini al ragù, salumi, formaggi, cornetti salati, ecc. Con questi “finger food”, molto sapidi, si sposa benissimo una bollicina e noi ci sentiamo vivamente di consigliare il metodo classico “bacco d’oro” brut di Contratto, ovvero la primissima azienda ad introdurre lo spumante millesimato nel bel paese. Questa primizia è ottenuta da uve Pinot Nero e Chardonnay, minuziosamente selezionate ed affina sui lieviti per almeno 4 anni; tuttociò dona al vino una complessità notevole, con le piacevoli note di “crosta di pane” tipiche dei metodi classici e soprattutto una bollicina mordiba e delicata, caratteristica non scontata per questa tipologia di prodotto.
Le Volte – Ornellaia
Dopo aver introdotto questa carrellata di antipasti, è il turno dei primi piatti. Nella nostra idea di menù natalizio, abbiamo ipotizzato ben due primi, ovvero una pappardella alla lepre, in bianco, ed un classicone, le lasagne al ragù.
Con che abbinare queste due prelibatezze classiche?
Ci sentiamo di suggerire, come rispettivi abbinamenti, due vini differenti tra loro sia per tipologia che per fascia di prezzo per poter accontentare tutte le esigenze “Le volte” dell’Ornellaia ed il pinot nero “Lonsblau” di Jermann.
La vibrante acidità e la tannicità presente, ma delicata de “Le Volte” di Ornellaia si sposa alla perfezione con il ragù bianco di lepre.
Lonsblau – Jerman
Il “Lonsblau” di Jermann, invece, abbiamo deciso di azzardare nell’abbinare alla lasagna al ragù; nonostante sia un vino dal lungo affinamento (in barrique per 18 mesi), al palato risulta morbido e per niente invasivo, buono quindi per la lasagna.
Negus – Cascina del Colle
Anche per i secondi piatti abbiamo due idee da proporvi, vale a dire, un classico agnello arrosto ed una piccola novità, un brasato al vino rosso di guancia di manzo.
Anche qui, chiaramente, ci sentiamo di consigliarvi due vini di nicchia di tutto rispetto, stiamo parlando del “negus” di Cascina del Colle ed il “Montignanello” di Stefano Leonucci.
Il “negus” è ottenuto da uve Montepulciano d’Abruzzo; è caratterizzato da una notevole struttura data dall’affinamento in legno per 18 mesi. Le note di legno sono facilmente percettibili, ma rimangono armoniche e per nulla fastidiose, per poi esplodere in tutta la sua profondità aromatica. Il suo carattere, per noi, si sposa alla perfezione con una carne dal sapore intenso come l’agnello.
Montignanello – Leonucci
Il “Montignanello” invece deriva da uve Sagrantino. Il vino presenta una decisa tannicità, ma non così marcata come molti altri prodotti con lo stesso vitigno grazie anche alla percezione della morbidezza, causata dall’alto grado alcolico di 16%. Essendo il brasato una ricetta molto speziata e di forte impatto gustativo, è necessario che il vino abbia corpo e struttura e questo vino ne ha da vendere.
Mokanero di Bonci e Corte Giara di Allegrini
Siamo arrivati alla fine anche di questo menù natalizio e bisogna concludere in bellezza con un dolce. Dopo un così lauto pasto, è quasi d’obbligo il caffè, per questo abbiamo optato per un dolce che rievocasse, appunto, questa bevanda come il mokanero di Bonci pasticciere toscano di Montevarchi,da abbinare con un ottimo recioto della Valpolicella, il “Corte Giara” di Allegrini ottenuto da uve Corvina e Rondinella, che per le sue note balsamiche e la piacevolissima morbidezza, ci permette di poter godere appieno del delizioso mokanero.
Con questi 2 menù si chiude qui la nostra piccola raccolta di consigli enogastronomici che speriamo possano esservi utili in vista delle festività.
Detto ciò, non ci resta che augurarvi buone feste.
Il Natale non sarebbe lo stesso senza un albero di Natale, musica natalizia e alcuni regali di Natale speciali ed originali, come quelli gastronomici.
Condividere il cibo con le persone che ami è il regalo più bello di tutti. Augura un felice Natale ai tuoi cari con dei prodotti di elevata qualità della gastronomia italiana.
Ecco a voi qualche idea regalo che potrete acquistare nella nostra Enoteca.
Dolci: i classici del Natale
È #natale, vero? È ora di riempire la casa con i dolci più irresistibili. Siamo giunti al punto più importante dell’anno, soprattutto unico, dove possiamo coccolare il palato con le prelibatezze natalizie.
Pandoro, panettone, torrone, cantucci, lievitati, gianduiotti e chi più ne ha più ne metta…
Abbiamo selezionato alcune prelibatezze che sicuramente cattureranno la vostra attenzione.
Olivieri 1882
Riguardo ai panettoni è qualche anno che riempiamo i nostri scaffali con i prodotti Olivieri 1882.
Azienda storica del Vicentino, dove nel 1882, per l’appunto, Luigi inaugura il primissimo forno Olivieri. Nel corso di questi 140 anni circa, si sono susseguiti figli e nipoti, mantenendo viva la tradizione pasticcera familiare, che poi si è ampliata, inserendo in catalogo anche la sezione bakery.
Ad oggi è una grande realtà italiana nel settore dolciario che esporta in tutto il mondo.
La loro linea varia dai lievitati come panettoni, colombe, bauletti, fino a crostate, sfogliatine e le magnifiche ciambelline della nonna Miranda.
Molti dei suoi prodotti sono stati premiati dalle più grandi riviste gastronomiche internazionali e non, come Dissapore, Gambero Rosso, Forbes, Report Gourmet ecc.
Tra i riconoscimenti ottenuti, quelli che risaltano sono:
Tra i migliori panettoni artigianali d’Italia per “Gastronauta.”
“Miglior Colomba artigianale d’Italia 2019 ” per Gambero Rosso.
“2 Stelle” al prestigioso premio internazionale Great Taste Awards 2020, il Panettone e il Pandoro si posizionano tra i migliori d’Italia
Il panettone classico è prodotto interamente da loro, a mano, seguendo la tradizione.
Nella realizzazione vengono scelte materie prime di eccelsa qualità, a partire dai baccelli di vaniglia Bourbon di Tahiti, fino all’uvetta sultanina importata appositamente dall’Australia. La doppia lievitazione ha una durata anche superiore alle 48 ore.
Non vi è traccia di aromi, spezie e conservanti.
Fiasconaro
Cerchiamo di accogliere tutte le preferenze dei nostri clienti, variando i prodotti per gusto e provenienza, dal nord fino alla Sicilia. In questa meravigliosa regione troviamo sua maestà FIASCONARO. Un grandissimo produttore pluripremiato come primo pasticciere e cittadino onorario dell’Amministrazione comunale di Avola per il lavoro svolto negli anni. Ambasciatore in Italia e nel mondo delle eccellenze dolciarie siciliane.
Nacque tutto nel 1953, quando il padre fondatore Mario, convertì la piccola gelateria al centro del paese in una pasticceria.
Il salto di qualità, però, avvenne quando i figli presero le redini dell’attività facendo conoscere il marchio aziendale in tutta la regione.
Da provare assolutamente è il pere e cioccolato, ma il loro punto forte è l’oro verde: panettone con colatura di cioccolato bianco sopra, pistacchi interi, da abbinare sicuramente alla magnifica crema spalmabile al pistacchio, inserite all’interno della confezione con l’apposito spalmino.
Come per tutti gli altri prodotti da forno, si utilizza il lievito naturale che dona aroma intenso ed alta digeribilità, nonché sapori e profumi unici.
Gli ingredienti sono tutti del luogo: agrumi, albicocche, cioccolata (di Modica), e pistacchi siciliani.
D. Barbero torroneria e cioccolateria
La torroneria e cioccolateria Barbero nasce nel 1883 per iniziativa del fondatore Melchiorre.
Dal 1953 l’azienda ha piantato le sue basi, stabilmente, nel centro cittadino di Asti. La storia di questa solida realtà è ormai più che centenaria ed ha visto alternarsi ben 7 generazioni, ma è sempre orientata con un occhio al futuro ed all’innovazione.
Non potete non provare il tripolino, sicuramente tre i nostri preferiti, torrone bianco friabile freddato, ricoperto successivamente da uno strato di cioccolato fondente. Viene prodotto in 3 formati: 100, 200 e 500 grammi. Il più grande, chiamato ‘farcito’, è composto nella stessa modalità del tripolino classico ma con ulteriori strati di torrone bianco e cioccolato fondente.
Salati: Bontà Pugliesi da cucinare a Natale
Benedetto Cavalieri
Non ci limitiamo soltanto al dolciario, ma vi proponiamo anche qualcosa di salato.
Una pasta, anzi LA PASTA!
“PASTA DI PRIMA QUALITA’ FIRMATA CON NOME E COGNOME!”
Fin dagli albori l’azienda punta all’innovazione tecnologica, dapprima con le “moderne” macchine per la molitura del grano duro, in seguito con l’invenzione del ‘Metodo Cirillo’ circa nel 1950.
Nel 1918 a seguito della guerra, inaugura il suo vero e proprio pastificio, da qui nasce lo slogan precedentemente citato.
Momentaneamente, l’azienda è diretta dalla quarta generazione: Andrea, assistito dal padre Benedetto, nipote del fondatore.
I grani utilizzati sono rigorosamente Italiani, di frumento duro, allevati prevalentemente in collina. La metodica di lavorazione dei grani è detta ‘delicata’, al fine di mantenere il sapore tipico e la consistenza assolutamente naturale, ricercando sempre la massima qualità, un obiettivo che l’azienda si tramanda da generazioni.
Ogni formato ha la sua miscela di semole e viene lavorato ad una temperatura massima di 35°C onde evitare la “denaturazione termica” del glutine, mantenendo la fondamentale sostanza nutritiva del grano.
Come ogni fase, anche l’essiccazione è una componente essenziale della lavorazione, infatti si lavora con una temperatura massima dell’aria di 54°C, corrispondente ad un massimale termico di 40°C per la pasta.
L’essiccazione oscilla tra le 36-40 ore in base al formato di pasta, caratteristica che la contraddistingue da una pasta industriale (limitata a pochissime ore, circa 3) ed una volta essiccata, viene lasciata a stabilizzare in un ambiente opportunamente climatizzato al fine di potersi consolidare adeguatamente.
I prodotti sono tutti di eccelsa fattura, tanto che wine spectator ne parla come “pasta perfect, con eccellente sapore di grano e deliziosa masticabilità”.
La selezione prevede più di 40 formati di pasta diversi, dai tradizionali ai più ricercati.
Quello di wine spectator è solo uno dei tanti riconoscimenti, nazionali ed esteri, di cui l’azienda si può vantare; per citarne qualcuno:
Maison coté sud: La quintessenza della pasta artigianale;
Travel e Leisure: La paragona all’utopia fabbrica del cioccolato di Willy Wonka;
Süddeutsche Zeitung – Apulien: Per una vera vacanza in Puglia non ci si può esimere dal visitare l’azienda “Benedetto Cavalieri”;
Il Corriere della sera: Ne sottolinea il gusto tradizionale.
Tutti questi pareri positivi e concordanti non fanno altro che confermare la ricercatezza degli ingredienti, la continua ricerca dell’innovazione e soprattutto della bontà dei prodotti.
iContadini
Restando nella fantastica Puglia, troviamo un’altra bellissima realtà, ovvero “iContadini”.
Il padre fondatore Fiumano, nonno degli attuali 3 proprietari, 3 fratelli molto diversi tra loro, ma accomunati dalla passione per questo lavoro e con l’ambizione di continuare e nobilitare il lavoro del carissimo nonno, migliorando continuamente l’azienda, come ad esempio l’acquisizione, nel 2008, di nuovi terreni per ampliare l’azienda.
L’azienda segue una linea sostenibile, utilizzando metodiche integrate per la difesa delle proprie colture, ad esempio l’uso di insetti antagonisti, tecniche di aridocoltura e gocciolatori per l’irrigazione per limitare i consumi d’acqua.
Tirando le somme, sono tutte tecniche che servono a limitare l’impatto ambientale, utilizzando tecniche poco invasive, garantendo sicurezza, sostenibilità e bontà dei prodotti. Chiaramente l’energia utilizzata viene principalmente da fonti rinnovabili, eolica e solare su tutte.
La produzione è vasta e variegata: frutta e verdura del loro orto, assortita in appositi barattoli in vetro, vini, pasta, ecc.
Per coprire le esigenze dei più, troviamo confezioni dai formati più disparati, dai più piccoli (es. 230 gr, che troverete in enoteca) ai più grandi per le famiglie.
I generi alimentari vengono venduti interi o minimamente lavorati, oppure trasformati in patè, salse, sughi, marmellate ecc. sott’olio o essiccati.
I vasetti possono contenere o singoli prodotti (es. carciofi alla crudaiola) oppure combinazioni degli stessi (es. l’antipasto BBQ, il grande antipasto del Salento).
Di pregevolissima fattura sono anche i peperoni “Cherry” e le zucchine secche, entrambi ripieni con tonnetto del mediterraneo.
Infine, sono molti i prodotti essiccati (per fare un esempio, i pomodori secchi), perché ciò sposa perfettamente la mentalità dell’azienda: “valorizzare sistemi di conservazione naturali e quindi non impattanti”.
Prodotti Ittici: Un consumo responsabile per Natale
Armatore Cetara
È un’enorme flotta navale, nata nel 1973, che prende il nome dall’omonima conca, appunto di Cetara, locata nella costiera amalfitana.
La “mission” dell’azienda è la sostenibilità, un ideale che accomuna tutta la flotta, ricercato ed applicato prediligendo le tecniche di pesca più rispettose possibili.
la sostenibilità viene garantita adottando molte pratiche sostenibili come pesca selettiva (con reti a circuizione), osservando il codice di condotta per la pesca responsabile della FAO-Dipartimento pesca, utilizzando pack sostenibili e riciclabili, ecc.
Altro aspetto di fondamentale importanza è la tracciabilità, come testimonia la filiera corta delle alici, che vengono lavorate a poche ore dalla battuta di pesca, ottenendo così, una duplice sicurezza, sia sanitaria che sulla trasparenza (sull’etichetta).
Tra i prodotti di punta dell’azienda, troviamo:
colatura di alici riserva: è una salsa dal colore ambrato, prodotta tradizionalmente inserendo, in piccole botti, alici a cui vengono rimosse testa ed interiora e strati di sale. Alla sommità viene inserito un coperchio, con un peso per esercitare una lieve pressione per permettere l’affioramento del liquido che sarà la base di partenza che in svariati mesi porterà alla produzione di questa deliziosa salsa. L’appellativo “Riserva” è stato affibbiato a questo prodotto per il lungo tempo di affinamento (18-30 mesi) in botti di castagno. Ottimo per arricchire i primi piatti.
filetti di alici all’olio di oliva: vengono utilizzate solo le alici più grandi, pescate in primavera, in costiera. Vengono lasciate a maturare, in salagione, in piccole botti di castagno per almeno 8 mesi. Successivamente vengono poi dissalate, preparate e confezionate in olio di oliva. Ottime per molti antipasti e per primi piatti.
filetti di tonno rosso in olio di oliva: il tonno è un pesce di pregevolissima fattura, ricco di omega 3 e quindi molto indicato per le diete, ad esempio quella mediterranea, che generalmente è ricca di omega 6, ma carente di omega 3. E’ inoltre efficace nel combattere il colesterolo cattivo nel sangue. Vengono interamente lavorati a mano a poche ore dalla battuta, ed hanno un gusto deciso e saporito. I filetti di Tonno Rosso sono particolarmente indicati per antipasti, bruschette e come condimento per insalate e primi.
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