Era il 1966 quando Domenico Poggiali Fèlsina fece il salto coraggioso e acquistò la tenuta in un momento in cui il viticoltore italiano era in difficoltà. Ha scelto di investire sulla qualità del vino e sulla competenza di un team giovane.
La loro passione per il vino unita alle competenze degli imprenditori e, sotto la loro guida, hanno iniettato modernità nel loro business plan, senza però abbandonare lo spirito della tradizione. Nel giro di pochi anni i vigneti sono cresciuti fino a superare i quaranta ettari, e anche l’anima e l’organizzazione dell’azienda sono cambiate.
Le tenute che ha tutt’ ora Felsina sono: Rancia, Rancino, Arcidosso, Arcidossino/Santa Letizia, Casale di Fèlsina, Fèlsina, Casalino, Santa Maria, San Giuseppe, Ruzzatoio, Molino d’Ombrone, Valli, Molinuzzo, Terra Rossa.
In questo contesto, la scelta colturale-agricola di produrre il Sangiovese non è solo ideologica, ma giustificata da conoscenze maturate attraverso approfondite esperienze lavorative e sperimentative, in cui l’abbinamento vitigno e terreno è un requisito fondamentale.
Il Chianti Classico Berardenga DOCG di Felsina al naso ha note fruttate di ribes, ciliegia, visciola e amarena, note ematiche e sentori balsamici mentre in bocca è fresco, persistente, equilibrato e con un tannino presente ma elegante e fine.
Consigliamo di abbinare il Chianti Classico Berardenga DOCG di Felsina a taglieri salumi e formaggi, primi piatti con funghi e tartufo, cacciagione, selvaggina e la tipica bistecca alla fiorentina.
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