Leonucci Cingòlo 2021
Dal filaro n. 1 al n. 46 e dal 93 al 130 in vigna grande collina alta, l ì nasce il Cingolo, di nome straniero, di umili origini, che la natura gli ha diversamente donato, ma di stesso unico grande vitigno: il Sagrantino.
Le mani e le cure sono sempre le stesse, forse anche di più del fratello maggiore, in legno pregiato va a maturare,anch’esso alla fine si fa rispettare e a lungo resiste.
Vino da grandi pasti quali carni rosse e cacciagione, si accompagna molto bene anche con salumi e formaggi stagionati.
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